venerdì 18 marzo 2016

Ma Koons lo sa?

Il simpatico Jason Freeny aggiunge qualcosa, ma non so bene cosa, alla scuola koonsiana.  
Forse siamo di fronte ad un nuovo rinascimento, visto il successo fiorentino dell'arte koonsiana ma di cosa effettivamente si tratti, devo ancora capirlo. Forse chi ha pensato all'esposizione di Firenze con accostamenti alquanto provocatori, sperava di anticipare le mosse della Chiesa nel ruolo storico di mecenate, dimenticando però che la chiesa ha memoria lunga e sicuramente non dimentica quanto Koons ha fatto nella serie  “Made In Heaven” . Per quanti non la conoscessero possono andare a vedere i numerosi documenti che ancora circolano sul web e che documentano le attività artistiche che Koons ha fatto con la moglie Ciccolina. Volendo si può vedere il sito dove si parla della retrospettiva tenuta al Whitney museum. Riportare le foto potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno.
Forse l'argomento dovrebbe riallacciarsi a quello proposto tempo fa, in cui si cercava di definire il concetto di anestetica. Trovo comunque importante, di tanto in tanto risollevare la questione. Questione irrisolta e forse irrisolvibile.

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