sabato 11 giugno 2016

Lilloni, l'oriente e il mare


Per Lilloni giovanetto l'oriente ed il mare si coniugano nel suo desiderio di diventare ingegnere navale (vedi "La vita di Lilloni") e salpare lontano da una città d'acqua dolce, quale era Milano allora, verso esotiche mete. Un esotismo ritrovato forse anni dopo nelle letture salgariane dei figli Lalla e Luciano che, negli anni di passaggio cromatico che lo portarono al progressivo schiarimento della tela, avevano un'età in cui il fascino di mondi lontani facilmente poteva avere presa sui loro animi infantili (Adele, detta Lalla nasce nel 1927 e Luciano nel 29) rendendoli contagiosi e  facendo ritornare al maestro, così sensibile, quel desiderio di esotismo e di mare che tanto lo avevano solleticato prima di intraprendere gli studi d'arte. Il mare comunque non era quello suggestivo dei Sargassi, ma il domestico e tranquillo mare della nostrana Liguria.

Inizialmente un mare affollato di  bagnanti e via via reso solitario ed intimo 

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