Per la prima volta ho visto il nome di Ruth Asawa e ne ho cercato notizia sul web. Sono rimasto colpito e vorrei condividere l'emozione.
Per prima cosa noto che la diffusione delle sue opere e del suo lavoro è circoscritta, principalmente, in California e più che altro nella zona di San Francisco. Un artista "locale" quindi e ciò mi consola per l'ignoranza, ma non mi sento di assolvermi per questo.
Ripetere qui quello che ho appena letto mi sembra un po' un plagio e quindi mi limito a dare alcune risorse di rete per poter ripercorrere le tracce della mia ricerca.
Innanzi tutto il sito internet a lei dedicato:
Al di là della goccia, del suo movimento nello spazio, vi è il materiale: il filo di ferro.
Il fascino del peso, annullato dall'inconsistenza del filo, sommato alla dimensione del volume, rendono queste opere, e gli ambienti che le ospitano, magiche. La foto sopra, purtroppo, non credo dia un'idea di tutta la potenzialità che le opere potrebbero esprimere. Sicuramente Bruno Munari
avrebbe saputo meglio cosa farne.
Ma lui guardava, vedeva, e sapeva come meglio agire.
La nostra Ruth ha intuito un mondo di volumi fluttuanti e lo ha riempito.
Ma la scoperta non finisce qui. Voglio tornare ed approfondire. Se poi qualcuno volesse andare avanti con qualche contributo ben venga!
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