Forse la classificazione fenotipologica della categoria umana identificabile come artista richiederebbe spazi e ambiti di approfondimento maggiori, ma credo che comunque qualche provocazione sia necessaria. Se non altro per permettere a qualcuno di rivedere le proprie posizioni.
Non voglio ora esaurire tutti i possibili aspetti catalogici, che comunque si basano su osservazioni parziali e faziose, ma vorrei parlare di due fenotipi di artista che mi hanno incuriosito. Credo ci siano due categorie deleterie di artista: il mitomane ed il mitofobo.
Se la mitomania è una forma di comportamento ben nota ai più, la mitofobia rimane una caratteristica comportamentale meno nota, ma altrettanto, e forse molto più, deleteria. Se il mitomane, pieno di se, riesce in qualche modo a coinvolgere e convincere qualcuno della sua immensa grandezza, il mitofobo, con la sua smania di insuccesso, riesce sicuramente a convincere la totalità delle persone con cui viene in contatto della propria inadeguatezza.
Il mitomane rimane facile preda degli adulatori, mentre il mitofobo interpreta i complimenti come adulazioni e le critiche costruttive come condanne e stroncature.
Entrambi i fenotipi, alla lunga, sono destinati alla distruzione, anche se il mitomane, se ne ha le forze, con il suo entusiasmo può trascinare alla rovina abbastanza seguaci.
Una moderata ambizione è sicuramente quanto di meglio ci si possa aspettare da un artista desideroso di avere il giusto riconoscimento per il proprio lavoro.
Nessun commento:
Posta un commento