giovedì 1 ottobre 2015

Micro vs Macro


Molte volte guardando il lavoro di un artista ci si pone necessariamente una domanda: La ripetizione di una cifra è conseguenza dell'avvilupparsi del pensiero dell'autore in modo ossessivo intorno ad una idea originale, oppure siamo di fronte ad una ricerca della perfezione in un microcosmo mentale, comunque immenso, i cui confini non superano un punto ben individuato dall'artista?


Capogrossi per esempio. Il suo ripetere la forma.


Da dove potrà venire?
E di Morandi?

Potremmo ardire l'ipotesi di una sorta di meditazione?



Dei Mandala sui generis? Il raggiungere uno stato di pace interiore dopo aver dipinto l'ennesima natura morta potrebbe essere stato il vero motivo?
Solo un artista ed il suo operato può in qualche modo rispondere a questi dubbi. Noi comunque dobbiamo porci queste domande, non certo dare delle risposte. Anche se, a ben vedere, i maligni potranno pensar male e vedere delle ragioni economiche dietro le scelte ripetitive di un determinato soggetto da parte dell'artista, mentre le persone con un animo candido saranno più indulgenti nel giudizio e interpreteranno la cosa come una ricerca di perfezione.

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