Da Emporium del 1920, dalla recensione delle dodicesima Biennale di Venezia, troviamo una accanita e ripetuta stroncatura del padiglione russo ed in particolare delle opere di Archipenko.
I tempi cambiano e le mode della cultura cambiano con esse.
lunedì 18 luglio 2016
Archipenko, il più detestato artista negli anni venti
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